Sindrome dell’impostore, ossia quella fastidiosissima sensazione per cui non ci sentiamo degni di essere in una certa posizione o adatti per fare una determinata proposta o lavoro.

Si tratta di uno stato d’animo o auto convinzione che può esserci veramente d’ostacolo nella nostra vita, soprattutto quando lo “status quo” ci sta stretto.

Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso.

Eleanor Roosevelt

 

Anni 70, la ricercatrice Pauline Clanche conia una nuova espressione che rimarrà nella storia per definire una “sensazione” che 3/4 delle persone hanno provato almeno una volta nella propria vita.

 

Ma cos’è la sindrome dell’impostore?

Atteggiamento inconscio, che ci spinge a pensare di non meritare ciò che si è ottenuto o di non essere all’altezza di un lavoro che si sta compiendo. Una condizione che può colpire chiunque, indipendentemente dal grado di specializzazione o ruolo nel mondo. Imprenditori, attori, sportivi, nessuna categoria é esente dalla sindrome dell’impostore.

sindrome dell'impostore
sindrome dell’impostore

 

Come capire se stai soffrendo di sindrome dell’impostore?

Lungi da me farti un consulto psicologico o indossare panni che non merito; tuttavia ci sono alcuni “sintomi” che sembrano abbastanza comuni nelle persone che soffrono di questa sindrome. In particolare i sintomi sembrano essere:

  • Timore infondato di fallire in un campo in cui si é esperti
  • Tendenza alla sottovalutazione
  • Non concludere i compiti, pensando che gli stessi non siano stati realizzati (o realizzabili) al meglio
  • Non godersi il successo ma “subirlo” con sensi di colpa
  • Pensare che i propri risultati non siano meritati
  • Vivere il proprio ruolo e/o i propri risultati pensando di non meritarli

Questi sono solo alcuni dei sintomi che possono colpire chi soffre di “sindrome dell’impostore”. Oltre all’analisi degli stessi, esistono anche dei test online (come questo) che possono darci un feedback immediato (anche se non necessariamente preciso).

 

Perché si soffre di questa sindrome?

Spesso soffriamo di questa sindrome quando ci sentiamo troppo umili. Proprio così, una caratteristica positiva se troppo enunciata e perpetrata diventa un ostacolo.

Ecco quindi che a soffre di più é spesso chi é timido, insicuro o tende ad essere molto critico verso se stesso, innescando una spirale in cui non si vede una fine.

 

Come battere la sindrome dell’impostore?

Le accortezze sono varie e possono differire da una persona all’altra; applicandole tutte o anche solo una alla volta. Eccole:

 

Sii consapevole

Già solo sapere che potresti essere vittima di questa sindrome ti aiuterà ad essere più pronto in merito alla stessa. Sii consapevole della sindrome, affrontala e minimizzala. Ti aiuta a risolverla ed a conviverci.

 

Crea un diario della consapevolezza

Hai creato ed ottenuto tantissime cose belle nella tua vita. Perché non le metti tutte su carta e non ti fai una bella carica di autostima quando ne hai bisogno? Potresti fare un diario cartaceo, una bacheca Pinterest o una cartella sul tuo desktop.

 

Confrontati con gli altri

Parlane con le persone che collaborano con te, gli amici ed i tuoi familiari. Crea una rete di supporto, sostegno e confronto. Sarà più semplice gestire la sindrome ed affrontarla.

 

Prendila “dolce”

Non ti prendere troppo sul serio. Abbandona il perfezionismo ed inizia a ridere di te stesso, dei tuoi sbagli e delle tue manie. Se non impari a farlo rischi di competere giorno e notte con un competitor irraggiungibile ed in-agguantabile. Il tuo “io ideale”, una creatura mitologica che esiste solo nella tua mente.

 

Il perfezionismo non ha senso

Punto collegato al precedente; molte, moltissime volte il “quanto basta” é più che sufficiente per il progetto che devi consegnare. Così come si fa per i medicinali, cerca di stabilire la tua Dose Minima Efficace. Abbellimenti e dettagli non essenziali potranno poi essere aggiunti in seguito, se necessario.

 

Errare humanum est

Sbagliare é umano, noin te la prendere e non ti colpevolizzare. Anzi, te lo dico in maniera diversa; se non sbagli mai vuol dire che non stai osando abbastanza o stai “giocando” ad un livello troppo facile. Osa; meglio osare e sbagliare che rimpiangere.

 

Schiaffa la sindrome su carta

Quando qualcosa non é tangibile ma rimane solo nella nostra mente, cresce a dismisura, raggiungendo dimensioni e sfumature tali da diventare ingestibile ed incontrollabile. Sbatti tutto su carta, esternalizza e sarà più facile affrontare l’impostore.

 

Conclusione

La sindrome dell’impostore è infima, come tanti granelli di sabbia che giorno dopo giorno vanno a bloccare i tuoi ingranaggi. Scopri quanta sabbia c’è e spazzala via. Fai girare al massimo il motore della tua vita e della tua felicità.

 

Un bel libro sul tema? Questo: L’ingannevole paura di non essere all’altezza

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