Lo scopo ultimo della nostra esistenza dovrebbe essere proprio quello del trovare la felicità e ricerca della stessa.
Felicità e ricerca della stessa non dovrebbero essere “missioni impossibili”, ma bensì un percorso fattibile per chiunque. Una roadmap in cui spesso siamo noi stessi ad andare a posizionare ostacoli e difficoltà.
“Le convinzioni sono ciò che causa la maggior parte della tua infelicità, la rabbia e l’ansia”.
Come rimuovere quindi gli ostacoli alla felicità e ricerca della stessa?
Rimuovendo le “credenze” che zavorrano il nostro percorso!
Eccole, insieme ai relativi escamotage:
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Questo non dovrebbe accadere
Tutto il mondo dovrebbe girare e comportarsi come noi abbiamo pensato più o meno coscientemente vero?
Purtroppo non è così, le persone e le cose hanno dinamiche più o meno volute che li possono portare in tutt’altra direzione…
Se davvero si crede che il mondo non sia sempre giusto, ed il mondo si comporta proprio così, questo non vuol dire che solo perché la realtà ha incontrato le aspettative questo debba essere uno standard.
Allo stesso modo, la nostra narrazione interna, a volte, molte volte potrebbe differire in maniera anche evidente da come si comporterà il mondo.
Quindi la prossima volta che ti stai arrabbiando perché “queste cose non dovrebbero accadere”, prova a fare così:
Identifica la convinzione alla base del tuo pensiero: credo che la vita sia ingiusta e non mi stia trattando in modo equo?
Discuti la tua convinzione: la mia è una convinzione razionale? Suggerimento, NO.
Sostituiscila: quale potrebbe essere un risultato accettabile?
Certo, il mondo non si piegherà di fronte al tuo pensiero, ma rendere lo stesso più leggero ti può aiutare ad innalzare il tuo livello di felicità.
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Devo essere perfetto.
“Non devo fallire i miei compiti importanti, se ciò avviene sarà terribile e non riuscirò a sopportarlo”.
Anche in questo caso, questa è una convinzione di fondo che può essere molto problematica per la nostra felicità.
Sei umano? Se sì, allora sarai soggetto ad errore.
Anche la ricerca della soluzione perfetta porterà spesso ad altre problematiche, come la stagnazione e la frustrazione.
Persevera, fai del tuo meglio, cerca di migliorare sempre, ma alla fine porta a termine il tuo compito senza procrastinare.
Spesso già solo eliminando questa ricerca spasmodica della perfezione, autoimposta e spesso non necessaria, sarà molto più semplice consegnare il risultato e “raggiungere la felicità”.
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Dovrei preoccuparmi di questo
“Se mi preoccuperò in maniera ossessiva per gli eventi imminenti o per l’opinione altrui, le cose andranno sicuramente meglio”.
Ammettilo, già solo leggerla fa un po’ ridere; però spesso questa convinzione la applichiamo veramente; ci preoccupiamo per niente e pensiamo addirittura di non esserci preoccupati abbastanza…
A volte pensiamo che l’ansia e la preoccupazione continua siano un mantra, una formula magica che ci avvicinerà ai nostri risultati.
Come risolvere e dare spazio alla meritata felicità?
Combatti questa preoccupazione sostituendola con la pianificazione schedulata.
Stabilisci un periodo di tempo in cui ti preoccuperai di questo; terminato quel periodo, le preoccupazioni dovranno essere archiviate e dimenticate.
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È a causa del mio passato.
“E colpa del mio passato e di tutte le cose terribili che mi sono successe quando ero un bambino o nel mio ultimo rapporto o nel mio ultimo lavoro che mi fa sentire e agire in questo modo.”
Non c’è dubbio che le nostre esperienze passate hanno il potenziale di influenzare notevolmente il nostro comportamento attuale, se glielo lasciamo fare …
Eventi passati non diventeranno meno reali o validi; Non possiamo cambiare ciò che è accaduto. Possiamo, tuttavia, con forza cambiare il modo a cui pensiamo agli stessi.
Nella maggior parte dei casi non è che l’evento passato ha causato danni irreparabili; è che lo stesso sta ancora proiettando una credenza irrazionale su sé stessi che porta all’accettazione senza minima messa in discussione.
Anche se noi siamo cambiati ed il nostro contesto ed ambiente pure, continuiamo ad aggrapparci a questa convinzione obsoleta, cercando anche a volte di trovare segnali che ci confermino che stiamo ripetendo quell’esperienza.
A causa di come le nostre credenze sono impostate, spesso notiamo in maniera molto maggiore segnali e sensazioni che ci riportano alla condizione passata, escludendo i segnali diversi e positivi.
La cosa migliore da fare è ritagliarsi un po’ di tempo per elencare tutti gli eventi che confermano questa convinzione.
Fatto questo, da solo o in compagna di una persona cara, è necessario trovare dei contro argomenti per ciascuno degli eventi negativi.
Solo sostituendo la negatività con la positività sarà possibile sconfiggere questa convinzione e trovare la felicità meritata.
Felicità, perché dovresti davvero cercarla
La felicità è come quell’ingrediente che trasforma un piatto mangiabile in una preparazione fondamentale; magari ne basta poca ma è necessaria ed il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di perseguirla ogni giorno.
La felicità spesso viene dalle piccole cose e dai nostri schemi mentali e convinzioni; proviamo a lavorare quindi anche su quelle al fine di ottenere la felicità che meritiamo.
E tu come sei messo a felicità?
Una risposta a “Felicità e ricerca della stessa. Forse non un compito così difficile…”
[…] alle nostra varie #maiunagioia più daremo potere alle stesse. Dare valore a queste cancellerà poi le tante piccole gioie che avremo ogni giorno. La vita vera è composta infatti da piccoli eventi e momenti e gli stessi […]