Un classico per chi è impegnato in una ricerca di lavoro, What Colour is your Parachute è l’opera più famosa di Richard Bolles.
Se sei alla ricerca di lavoro, questo è un libro che non dovresti assolutamente perderti, in quanto ti fornisce strumenti, suggerimenti e strategie ideali per trovare rapidamente la giusta posizione e proporti nl giusto modo.
Non sei attivamente alla ricerca di lavoro? Puoi trovare lo stesso spunti interessanti che ti potrebbero servire in futuro, non solo in ambito della ricerca di lavoro, ma anche in merito alla visibilità del tuo “brand”.
Tornando al libro, sai cosa mi piace dello stesso?
Che oltre agli utili consigli, è un progetto in costante evoluzione, in quanto l’autore di What Colour is your Parachute non si fa molti problemi nel modificarlo o stravolgerlo per adattarlo alle richieste di un mercato che cambia molto velocemente.
A mio parere in questo libro vengono illustrati tre capisaldi necessari per chiunque sia alla ricerca di lavoro, che io ti riassumerò qua insieme alle mie considerazioni:
-
Non affrettare la tua ricerca di lavoro, se puoi non accettare la prima proposta (a meno che non sia proprio ciò che cerchi…), prenditi un po’ di tempo per guardarti intorno.
Il mercato del lavoro è cambiato notevolmente negli ultimi anni, la ripresa è in forse e gli uffici personale e le agenzie di ricerca cavalcano la situazione cercando profili impossibili da pagare al costo di uno stagista.
Quindi, se puoi, non avere una fretta estrema nella ricerca e nell’accettazione del tuo nuovo posto di lavoro.
Considera che in questo periodo è perfettamente normale che per trovare un lavoro siano necessari almeno alcuni mesi.
Quindi, porta pazienza, pensa ad ogni rifiuto come ad un arricchimento e tieni sempre aperte le orecchie a nuove opportunità.
Soprattutto, parla con la gente e fai networking in quanto la stragrande maggioranza delle nuove posizioni si concretizza ancora a causa di conoscenze e contatti in comune.
Ma soprattutto, per quanto possibile, cerca di non abbassare mai i tuoi standard; stai calmo, respira e vai avanti.
-
Dai la giusta importanza all’ottimizzazione del curriculum, cura invece la tua presenza fisica ed on-line
Della presenza fisica ne abbiamo parlato già nel punto precedente, nella ricerca di lavoro è indispensabile essere presenti, essere citati, non si ci può nascondere sperando che qualcuno venga a bussare a casa nostra con un contratto in bianco in una mano ed una penna nell’altra.
Oltre alla presenza fisica ottimizza per quanto possibile la tua presenza on-line!
Fai una ricerca su Google inserendo il tuo nome e cognome (se hai molti omonimi aggiungi magari la tua città o il tuo lavoro), cosa ne esce?
Compari?
Sei fiero di quello che appare?
E se estendi la ricerca ai social?
Linkedin?
Instagram e Twitter?
Se non sei soddisfatto di quello che appare lavoraci sopra.
Per prima cosa elimina tutto quello che è negativo o sbagliato (o quantomeno, setta le impostazioni di privacy in modo che solo gli autorizzati possano vederle…)
Poi prova ad uscire dal gregge della ricerca, cercando di risaltare un po’, promuovendoti per le tue capacità; in modi molto diversi, in base ai tuoi punti di forza e passioni…
Alcune idee:
- Crea un sito nominativo in cui posti i tuoi più grandi successi e passioni
- Crea un portfolio su un sito dedicato, soprattutto se ti occupi di applicazioni grafiche e video
- Cerca un sito pertinente alle tua passioni o al tuo lavoro e cerca di metterti in nota, grazie a commenti costruttivi e mirati
Trova un sistema per fare in modo che io trovi qualcosa (di positivo) su di te quando ti cerco!
Questo vale anche e soprattutto se vuoi fare il consulente, il libero professionista, o vuoi crearti un side business.
-
Parti in vantaggio nel colloquio di lavoro.
Sei riuscito a superare la prima scrematura ed hai ottenuto il biglietto della lotteria del colloquio di lavoro.
Ottimo, ma vacci preparato!
Questi sono i consigli di Dick Bolles in What Colour is your Parachute:
- Scopri tutto il possibile sull’azienda con cui stai andando a parlare, esegui una ricerca su Google, Linkedin e se hai l’occasione nella tua cerchia di amici.
Presentati preparato, scopri chi sono i dipendenti, come ha lavorato l’azienda e quali obiettivi ha.
Non dovrai andare là con un piano di lavoro già pronto, ma nemmeno presentarti senza sapere nemmeno di cosa si occupano.
- Preparati delle domande.
Sì, vero, tu sei lì per essere interrogato e strizzato come un limone, ma avere pronte delle domande contestuali (no, lo stipendio e il numero di giorni di ferie chiedilo dopo) è molto d’aiuto per far vedere la tua preparazione.
Preparati qualche domanda, verifica che le stesse non siano già state coperte o “annullate” dal reclutatore e quando puoi, se ne hai la possibilità sparale!
2. Mostra la tua arte.
Hai un portfolio? Una collezione delle tue migliori realizzazioni? Portalo con te, non si sa mai, il discorso potrebbe virare in quella direzione ed è sempre bene essere pronti!
Nessuna di queste tecniche o soluzioni ti darà il lavoro dei tuoi sogni o farà per te la tua ricerca di lavoro ma sapere di che colore è il proprio paracadute (ma soprattutto avercelo) è già un bel passo avanti.
Non disperare, esegui la tua ricerca con tranquillità, segui queste indicazioni e mira ad un ruolo/posto di lavoro rispondente più o meno alle tue caratteristiche.
After each rejection, take confort in the fact that you are one “NO” closer to YES”. Richard Bolles.
(Come non sai l’inglese? Partiamo male… Beh comunque vuol dire “Dopo ogni rifiuto, fatti forza pensando che ti manca un NO in meno al Si!)
Guarda anche questo video, ispirato dalo stesso libro (di cui trovi anche un riassunto qua su Blinkist).
Il video illustra la tecnica del fiore, potrebbe esserti molto utile:
Allora, com’è la tua situazione lavorativa?
Anche se hai già un occupazione potresti aver voglia di cambiare, scopri qua se veramente il tuo lavoro ti indirizza verso i tuoi obiettivi…
Sei in cerca? Ti va di raccontarci la tua esperienza?